lunedì 21 luglio 2014

Tavole d'esame

Tavole d'esame











Pre-esame 25 Giugno


Pre-esame 25 Giugno*









*Mi sono accorta che le tavole del pre-esame del 25 Giugno non sono state caricate correttamente, nonostante le avessi messe! Forse ho errato in qualche passaggio! Mi scuso e le ripubblico in netto posticipo. Comunque il giorno 25 Giugno ero presente e la testimonianza è data dalla firma del Professore sulle tavole stesse. Mi scuso nuovamente!

domenica 11 maggio 2014

To do 12 maggio

Approccio passivo del contesto
Possibili sistemi tecnologici
Ipotesi di cicli




Proseguendo (parte II)...

  Avanzamento della griglia...


 Primo livello

 Secondo livello

 Terzo livello

Idea volumetrica


Riflettendo sul concetto delle "due" figure, l'uomo e la donna, che compongono l'"ocho" nel ballo del tango...

 Primo livello

 Secondo livello

 Terzo livello

Idea volumetrica basata sul concetto delle "due" figure, uomo e donna


Frank O. Gehry. La "casa danzante" di Praga

domenica 4 maggio 2014

Partnership al progetto; Le Griglie

Partnership al progetto

Un colloquio telefonico svolto con il signor Ilich Carlos, insegnante di tango argentino in un'accademia di Roma, mi ha permesso di venire a conoscenza di informazioni utili per la progettazione della scuola di tango.
Innanzitutto non c'è una regola precisa sulla forma delle sale da ballo, quindi nonostante i movimenti siano circolari, generalmente le sale sono rettangolari.
Il pavimento è generalmente in legno. I migliori pavimenti hanno: uno strato morbido (tipo tappeto yoga 1/3 cm) steso per ammortizzare il peso e i movimenti delle persone, e sopra listelli di legno o anche finto legno lamellare. Il signor Carlos ha specificato che talvolta il laminato buono è migliore del vero legno, in quanto è gestibile più facilmente. Ha vivamente sconsigliato pavimenti in marmo, mattone.. quindi pavimenti duri che distruggono le caviglie dopo ore ed ore di ballo.
Parlandogli del mio progetto, e del contesto nel quale si inserisce, il signor Carlos mi è sembrato molto interessato sia all'idea di una scuola di tango che comprendesse tutte le componenti esaminate a lezione (creating, infrastructuring, leaving, exchange, rebulding nature), sia all'idea di uno sguardo verso il Ponte Flaminio, una o più sale che sporgono e si rivolgono verso il ponte renderebbe l'atmosfera ancora più "magica", secondo le idee dell'intervistato.

Un'altra intervista svolta al signor Paolo Antonini, anche lui insegnante di tango argentino, mi ha fornito ulteriori informazioni tecniche, e consigli per la progettazione.
Gli spazi devono essere naturalmente ampi, e si raccomanda il signor Paolo di attenersi alle norme di sicurezza dei vigili del fuoco per le sale da ballo, la sicurezza è importantissima, e generalmente si parla di 1 metro quadrato a persona.
Per quanto riguarda la luce: durante le lezioni, deve esserci una buona illuminazione ed è importante anche la presenza di specchi all'interno della sala; durante il ballo invece, l'illuminazione deve essere il più soffusa possibile, così che la coppia si sente più libera di esprimersi, e la presenza degli specchi in questo caso crea solo distrazione. Infatti ha specificato il signor Paolo che nelle sale dove si svolgono lezioni e dove si balla poi la sera, si tende a coprire gli specchi con delle tende.
Ben gradite, secondo un'idea personale dell'intervistato, sono ampie vetrate, ideale per tutte le stagioni, ideale per mettersi in mostra ma al tempo stesso sentirsi isolati e liberi di ballare e di esprimersi.


Le griglie



martedì 29 aprile 2014

Proseguendo...

Uno degli elementi presi in considerazione fino ad oggi, per andare avanti con la progettazione della scuola di tango, è rappresentato da una serie di passi, spiegati nel post precedente attraverso un video, dove diversi movimenti tracciano sul pavimento delle linee circolari. Questa figura, chiamata "ocho", è la partenza per un edificio di forme sinuose, curve, forme che si ricollegano alla Villa Saracena di Moretti, come al Guggenheim  Museum di Wright. Uno sguardo molto importante va anche al Ponte Flaminio. Infatti, camminando per l'Area 27TevereCavo, è possibile scorgere talvolta la maestosità del Ponte Flaminio, motivo che mi ha portato a pensare ad una serie di sale da ballo sopraelevate e che guardassero verso il Ponte stesso.

Ex tempore:
Parte da Via degli Olimpionici una specie di percorso definito dalla curvatura della strada stessa, fino ad incontrare la nuova scuola di tango che accompagna le persone verso l'ingresso.
Gli spazi pubblici creano un dialogo tra interno ed esterno.
Una rampa che parte dal livello zero accompagna chiunque si volesse avvicinare al mondo del tango, arrivando alle sale principali, che sporgono verso Ponte Flaminio.






Proseguendo la progettazione, inizio a pensare a come collocare le componenti principali:
dall'infrastracturing degli spazi pubblici esterni, si passa ad uno spazio collettivo, un atrio con dei luoghi comuni che si collegano agli alloggi pensati per gli ospiti specializzati nel tango, definendo così il living;
una rampa, con annesso percorso espositivo definisce l'exchange, che termina nelle due sale da ballo, rappresentanti il creating.