martedì 29 aprile 2014

Proseguendo...

Uno degli elementi presi in considerazione fino ad oggi, per andare avanti con la progettazione della scuola di tango, è rappresentato da una serie di passi, spiegati nel post precedente attraverso un video, dove diversi movimenti tracciano sul pavimento delle linee circolari. Questa figura, chiamata "ocho", è la partenza per un edificio di forme sinuose, curve, forme che si ricollegano alla Villa Saracena di Moretti, come al Guggenheim  Museum di Wright. Uno sguardo molto importante va anche al Ponte Flaminio. Infatti, camminando per l'Area 27TevereCavo, è possibile scorgere talvolta la maestosità del Ponte Flaminio, motivo che mi ha portato a pensare ad una serie di sale da ballo sopraelevate e che guardassero verso il Ponte stesso.

Ex tempore:
Parte da Via degli Olimpionici una specie di percorso definito dalla curvatura della strada stessa, fino ad incontrare la nuova scuola di tango che accompagna le persone verso l'ingresso.
Gli spazi pubblici creano un dialogo tra interno ed esterno.
Una rampa che parte dal livello zero accompagna chiunque si volesse avvicinare al mondo del tango, arrivando alle sale principali, che sporgono verso Ponte Flaminio.






Proseguendo la progettazione, inizio a pensare a come collocare le componenti principali:
dall'infrastracturing degli spazi pubblici esterni, si passa ad uno spazio collettivo, un atrio con dei luoghi comuni che si collegano agli alloggi pensati per gli ospiti specializzati nel tango, definendo così il living;
una rampa, con annesso percorso espositivo definisce l'exchange, che termina nelle due sale da ballo, rappresentanti il creating.



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